Langhe e Monferrato: lo sviluppo del territorio come traino per l’immobiliare.
Langhe-Monferrato-Roero Patrimonio dell’Umanità Unesco è una delle mete del turismo enogastronomico più importanti al mondo. I vini, il buon cibo e l’arte animano i borghi e le colline di questo territorio.
Il territorio di Langhe-Monferrato-Roero è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell’Umanità Unesco nel 2014, ma è solo quasi dieci anni più tardi che possiamo affermare che è divenuto una delle mete turistiche più rinomate in Italia grazie alla sua unicità enogastronomica, ma non solo. Infatti, se è vero che il brand Langhe vantava già una sua identità territoriale ben riconosciuta a livello internazionale per mezzo di eccellenze come il Tartufo Bianco d’Alba, il Barolo ed il Barbaresco, meno scontato poteva essere il generale e diffuso apprezzamento di un territorio come quello del Monferrato; grazie alla sua capacità di proporre ogni anno un’ampia e variegata offerta turistica di altissimo pregio, passando dall’enogastronomia alle strutture ricettive, dalla ristorazione stellata ai paesaggi mozzafiato, dalla cultura al cicloturismo. Il tutto supportato da un ambizioso programma di investimenti col fine di incentivare ulteriormente non solo il turismo italiano ma soprattutto quello straniero, come per esempio il progetto appena annunciato dalla Regione Piemonte che prevede la realizzazione di una pista ciclabile che collegherà Alba a Canelli e poi a Nizza Monferrato. E’ importante capire che non ci troviamo di fronte a singole iniziative ma ad una rete ben strutturata di realtà medio-piccole capaci di offrire esperienze personalizzate a tutti i livelli. Sono infatti i numeri a dire che la strada intrapresa è quella giusta: nei primi sei mesi del 2023 tutta l’area ha registrato un incremento di arrivi e presenze del 7% rispetto all’anno precedente.
Anche dal punto di vista artistico si regista un grande fermento, riuscendo ad abbinare ai vari castelli e residenze nobiliari anche sculture poetiche e opere d’arte contemporanea, capolavori a cielo aperto corredati da una cornice di primissimo piano formata da paesaggi e colline uniche nel loro genere. Un chiaro esempio ce lo offre la città di Alba, che da un anno a questa parte si è arricchita di una scultura monumentale che la famiglia Ferrero le ha voluto donare. Si tratta di un’opera di dodici metri realizzata da Valerio Berruti con dodici tonnellate di inox ed installata in Piazza Michele Ferrero, da sempre luogo simbolo della città, con l’intenzione di riportare lo spettatore al periodo dell’infanzia, ovvero quel momento della vita in cui tutto può ancora avvenire ed in cui ognuno può identificarsi. Il principale volano della zona rimane comunque il tartufo che ogni anno, tramite la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, porta sul territorio circa seicentomila visitatori all’anno da tutto il mondo. Altri gioielli sono Asti, ovvero la Città delle 100 Torri che vanta un glorioso passato medievale e la cattedrale gotica più antica del Piemonte, ma anche Neive, Monforte d’Alba e Cocconato, recentemente inseriti nel Circuito dei Borghi più Belli d’Italia.
Il costante sviluppo del territorio si è dimostrato essere il perfetto traino per una contemporanea crescita del mercato immobiliare, soprattutto agli occhi degli acquirenti stranieri. L’offerta enogastronomica ma soprattutto un’offerta turistica diversificata che propone l’arte, la cultura, le attività outdoor ed il cicloturismo sono stati il richiamo per coloro che provengono dalla Scandinavia, Francia, Benelux e Germania. E’ da registrare anche l’incremento della richiesta da parte di cittadini americani, che presi per la “gola”, hanno scoperto il territorio grazie al Barolo ed al tartufo e ora vogliono vivere la tradizione acquistando seconde case o attività per stabilirsi in Italia.
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Ciò che conta è il panorama, dimenticare l’uso della macchina e la possibilità di immergersi nella vita di un borgo, non cercano questa zona perché è un classico “brand” del momento ma per integrarsi in tutto e per tutto con lo stile di vita del luogo. Un’altra richiesta molto frequente, oltre la possibilità di avere la piscina, è la presenza di un vigneto già integrato o da integrare alla proprietà. La Langa negli ultimi anni ha registrato importanti investimenti vitivinicoli come quello di Kyle Krause verso la Enrico Serafino oppure quello di Guido Martinetti che ha acquistato Barolo e Barbaresco. Ultimamente si è intensificata la ricerca nelle zone dell’Alta Langa per terreni situati tra i cinquecento ed i seicento metri di altitudine per piantare vigneti di prosecco, e ciò potrebbe portare ad un aumento dei valori dei terreni.